venerdì 20 aprile 2007

Satura

...che a volte Montale riappare...
...vedi Ladaina...

...vedi cuoco bibliotecario e consorte...

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Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade.

Può darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio. Tanto e altro
può darsi o dirsi.

Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perché solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.

Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.

Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.

Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza è una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.


(Eugenio Montale, Satura II)

5 commenti:

  1. "..vero l'oblio..vera la foglia secca..più del fresco germoglio.."


    dannata poesia..

    come diceva zio Buk..

    "vai in Tibet, fai unnsacco di altre cose...ma non scrivere poesie"..perchè il difficile delle poesie non è scriverle..è viverle..


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  2. ciao shura...

    sintesialkemikaperdirekequestapoesiaiolasoamemoria

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  3. oddioamemoriamesoallargataperònonsoquantevoltelholettaerilettaerilettaerilettaeankora....

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  4. ... Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andró zitto

    tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.


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  5. Bello... Bello.


    Montale mi regala uno stato di quiete... Sempre, comunque.


    Grazie, Aram. Bella coincidenza.


    d.

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