dodici giorni fa percorrendo quel pezzo di tiburtina che dalla sopraelevata di ponte mammolo arriva a panorama, incastrato tra pietralata e colli aniene, mi ricordai di aver fretta, e il mio passo da calmo si fece ansioso.
Ero stato invitato a cena da Crodino, arguto muflone sardo, dall'ironia pirandelliana, e con gli occhi puri come quelli di un bimbo sulla neve.
Nonostante il tragitto fosse breve, assecondai la mia vana intenzione di smettere di fumare (da quando amanda era sparita consumavo una media di 17 sigarette al giorno) mi misi a masticare un mix di caramelle (tictac, mentos, morositas e delle praline di non so che tribù peruviana che dal nome lasciava intendere che fossero a base di cocacola, anche se la parola cola non era chiaramente mensionata) che personalmente avevo idato e che aveva la doppia funzione di rinfrescarmi l'alito, peraltro sconvolto dalla caponata di pranzo e dalla merenda a base di
pane delli mashculi
(fetta di pane possibilmente di ieri con ricotta forte (tralaltro utilizzato come veleno per elefanti in india), peperoncini di zia concetta l'emigrante (attualmente abitante a Paola Jonica e proprietaria della ditta "fuego calabro - prodotti per sessualità inibite") e acciughe sotto sale gran riserva 2001, anno in cui per errore nella "capasa" delle alici l'ammiraglio versò olio di semi rari e vari usati per la ormai storica notte del "fritto-mischio-quel-che c'è 2001" passata alla storia per la quantità di pastella utilizzata (quasi 26 kg di farina di semola) e per l'innovative triglie all'ascolana (trigliette da 200gr che ancora vive venivano ripiene di olive, capperi, carne trita soffritta, broccoli e formaggiodifossa, soffocate nella pastella e fritte per circa 20 min) inventate per l'occasione dalla nonna dell'ammiraglio, defunta ormai da 15 anni e apparsa in un sogno ad occhi aperti al sottoscritto figlio dell'ammiraglio e attualmente privo di fegato; la seconda funzione non me la ricordo, ma c'era, giuro che c'era.
Tuttavia dovetti raddoppiare e triplicare e così via le dosi di caramelline perchè il mentolo rilasciato veniva in successione colpito alla nuca dal peperoncino, bloccato alle spalle dalla ricotta forte e colpito ripetutamente dall'aroma di alici. Così all settima scarica di caramelline l'intervento delle mentine peruviane, i cui effetti collaterali definiti dal produttore come "conati con selezione all'uscita", estirparono il problema alla radice, e così il pane degli mashculi dopo aver costruito una favelas multietnica nei pressi del colon, fu sgomberata dai gruppi armati peruviani e la favelas rasa al suolo dall'effettto combinato mentos-morositas.
poggiavo ancora la mia mano sul gardreil-marciapiede proprio nel punto in cui la strada si allargava in una strepitosa shikan dove il semaforo era stato sequestrato da un gruppo di ribelli biker che li nei pressi avevano la sede operativa, e li le macchine potevano raggiungere i 230km orari e più di qualcuno aveva lasciato buona parte dei pneumatici sul marciapiede che faceva da gardreil quando sentii una voce...
- tuto bene? qui essere pericolosa avere conati, rischi di essere schiacciato da pazzi con macchine superveloci
- si si... e lu pane delli mashculi ca c'aveva da fa' du passi e che io ho lasciato andar ma tutto e bene quello ca finisc'- e dopo aver lasciato l'immagine del pane che corrodeva l'asfalto alzai gli occhi.
Incontrai quelli celesti e totalmente privi di colore (?) di una giovane donna dai capelli biondi e del tutto comperti da un fazzoletto verde sole che ne impediva assolutamente i movimenti. La giovane era tutto vestita di verde tranne le scarpe, anch'esse verdi ma con il tacco alto.
Immaginai, maliziosamente, che dovesse una del gruppo di Rocco il Koala, noto protettore di donnine bolshefiche emigrate in italia alla ricerca della propria strada. se quella fosse la sua strada oppure no io non lo sapevo ma di certo ora aveva la sua strada
(...continua...)