giovedì 21 febbraio 2013

Sguardo intorno

Se mi guardo intorno (e io mi guardo intorno)
vedo chiocchi di neve (chiocchi non fiocchi)
cadere sul fiume che va.
Vedo alberi rotti che, quasi, cadono anch'essi nel fiume,
lo stesso fiume, quello dei chiocchi di neve.

Se mi guardo intorno, è perché penso possa esserci qualcosa, intorno.
Forse mi sto annoiando, ma raramente accade.
Ma se lascio cadere il mio sguardo intorno, è perché l'odore di giornale, quello dei quotidiani, è sempre stato quello.
Poi me arriva uno, di quotidiano, e te ne accorgi.
E che non di dica gli odori si ricordano.
Al limite, si riconoscono, credo...

E allora mi guardo intorno.
E qualcosa è sempre diverso.
Ora, per esempio, la neve si è poggiata sul campo e, vadasé, il fiume non c'é più, intorno.

Rimangono, invece, i chiocchi di neve.

lunedì 11 febbraio 2013

Concerto all'arena

Aggiornare il profilo della propria immagine allo specchio,
sempre sperando che la password non sia scaduta miseramente.

Lei seduta seria sulla poltroncina comoda del teatro comunale. "Ti va di andare al concerto?" Con lo sguardo di un ex insicuro che sapeva non avrebbe mai ricevuto un no, la, fuori dal suo ufficio pieno di pedate di suole fradice.

E anche quella canzone non era più la stessa. Rimodulata rispetto ai tre accordi di chitarra con i quali era nata.

E quella mano sicura e inopportuna. E non c'è bisogno di accarezzare il suo fianco così.

Che lei a quel concerto ci sarebbe voluta andare con le sue amiche di sempre. Non con quel ragazzo ormai reso complicato dal mondo.

Lasciarsi un giorno a roma, sto bene quando sto lontano da me