venerdì 5 settembre 2008

casa ganesha

Arrivato, casa ganesha.
siamo in otto più un bambino di cinque mesi.
si lavano i piatti con la cenere e con acqua
con dentro limone in amollo.
al tramonto si innafia l'orto
e si raccoglie quello che c'è.
c'è un cane,
che azzanna gli sciamani,
rita e manuel, gallina e gallo rispettivamente,
che amano gli spaghetti
e due gatti, uno nero e una biancoerrosso, che tengono lontani i topi

Si taglia la legna, a mano, con la canadese,
per questo inverno, per il camino e la stufa a legna.
in bagno, sotto il lavandino sono stati tolti i tubi.
sotto c'è un secchio, dove casca l'acqua.
perchè? lo scarico scarica troppa acqua,
e per la pipì e decisamente troppo.

non c'è carta igienica, ci si fa il bidè dopo la cacca.
Si cerca di mangiare tutti assieme
di fare la spesa tutta insieme

dalle finestre si vedono i paesini arroccati sulle vette
e i campi, ormai vuoti di spighe mostrano la terra smossa.

I mandorli sono pieni, e anche i prugnoli e i peschi.

la notte si dorme circondati da baldachini di sanzariere.
si giorno ci si bagna la testa appena si può.

e sulle scale si chiacchiera fino a tarda notte.
che fare che non fare.

sono ancora disoccupato.
ma sono ottimista