lunedì 27 aprile 2009

Ombre

"Ci sono due specie di ombre.
Le ombre delle persone e quelle delle cose.

Le ombre delle persone sono sempre contente.
Quando che stanno davanti alla persona pare che guardano dove metterà il piede:
su un sasso liscio, un pezzo di carta o la morbida terra.
Quando che, invece stanno dietro alla persona pare che passano sull'impronte che ha lasciato
con una certa curiosa nostalgia.
Le ombre delle persone c'hanno rispetto della persona loro!
Un rispetto che diventa pure venerazione. Una cosa seria, insomma.

Mentre le ombre delle cose sono differenti.
Quello che nelle ombre delle persone è rispetto e venerazione,
nelle ombre delle cose diventa rabbia e invidia.
Le cose stanno immobili.
A volte ci restano per una vita, per un'eternità...
e le ombre delle cose gli si muovono attorno come bestie al guinzaglio.
E c'hanno un invidia terribile dell'immobilità delle cose.
Te ne parti per una vacanza e lasci una bottiglia appoggiata sul tavolo.

E così ci rimane per una settimana.
L'ombra della cosa si confonde nell'ombra della casa.
Al buio.
Poi appena torni,
accendi la luce,
e l'ombra della bottiglia a un certo punto spunta fuori dal buio.
E si va a girare chissa dove... e questo solo per una lampadina accesa.
Le ombre dele cose vorrebbero essere immobili come le cose stesse"

..che chiaramente non è mia.
E' di Ascanio Celestini in "La fabbrica", Cecafumo.

venerdì 24 aprile 2009

sobri[età]

Si pensava,
passeggiando nel'immenso campo di grano maturo,
[si lo so che non è tempo di grano, è una metafora]
a come tenersi per mano
oggi sia, in fondo,
una voglia
più che un bisogno.

di come,
e questa non è mia,
dovrebbe essere più facile
essere genitori che figli,
in quanto i genitori,
figli, già lo sono stati.

e di come,
vivere la propria vita,
perseguendo le aspettative
che si hanno per i propri figli,
rende le cose difficili,
anche se figli non ce ne si ha.

di come ci starebbe bene una cascata in giardino.
di come ci starebbe bene un giardino intorno casa.
di come ci starebbe bene... avere una casa.

..e che tuttosommato
la sobrietà
è un valore
da recuperare..
.

martedì 14 aprile 2009

Carichi pendenti

ribadisco ulteriormente,

e non biasimo chi ne è stufo,
che:
critiche ironiche,

sarcastiche,
e/o di qualsivoglia natura
non costruttiva,
riferite a scelte altrui,
che non risultino allineate
con i propri criteri di giudizio,
suscita in me profonda perplessità,
oltre che profondo fastidio.

Considero inoltre imprescidibile
per una evoluzione,
spirituale,
responsabile,
fertile,
affrontare i propri fantasmi,
o eventualmente miti,
[più in genere i traumi simbolici più o meno consci],
slegandosi da ogni incarnazione mitologica,
ma perseguendo l'analisi
intimamente consapevoli del pretesto e del contesto.

Concludo elogiando,
tutte le persone amiche,
e ringraziandoli,
profondamente convinto,
per i loro sentimenti e la loro intelligenza,
li auguro la pace del cuore.

[li esorto inoltre a sfatare i tabù delle chiacchiere tra sconosciuti di sesso opposto,
a evitare di inviare SMS in piena notte oltrechè rispondervi ignorando i pali che si ha di fronte,
ad assicurare una adeguata conoscenza delle strade e le destinazioni che si hanno come obbiettivi,
 di prepararsi una risposta efficace nel caso a qualcuno venga in mente di chidervi
"di che si occupa lei?"]