venerdì 19 marzo 2010

aquilone e tanti baci


Nuvole di fumo in fondo alla città
nuvole di vento, lo scirocco, come artigli nel cielo
Per il resto cielo azzurro limpido
e il verde di piante spontanee
a cercare spazio tra le pietre allineate
dei marciapiedi rotti

erba dove non ce n'è mai stata
quando, forse, sarebbe servita.
Terra non più calpestata dei piedi piccoli,
piedi ormai cresciuti
fermi ad aspettare
in quella file, lenta.

e alzare lo sguardo quando ti viene in mente.
E controllare che ci sia ancora movimento,
che ci sia ancora il respiro,
lento e leggero, quasi invisibile agli occhi.
Ed essere sorpreso da un sorriso inatteso,
ma sperato,
che libera,
per un attimo
gli stanchi pensieri arrab
biati.

sabato 20 febbraio 2010

paroleperse

sospeso sul filo di saliva tra bocca e bocca
in attesa della corriera da te condotta
parole interrotte per paura di non dirle

tu che dormi sulla terra comoda
con il geco, che ha il mio nome, che ti aspetta in bagno
in giro per le scuole col pretesto di insegnare

la finestra aperta a metà
e i gerani scongelati non più verdi
solo marroni e porpora

ago e filo per il coprisogni
e foglie colorate per lasciar traccia del tempo
pronte per sostituire il passato

il suon del basso, ripetitivo
e tutto il resto che varia e muta
e il flauto libero e stonato

la birra a meta sul telo amaranto
indisensabile per fumare gli ennesimi 7 minuti
ancora fredda

pensare al passato mi commuove
e avrei voglia di sentire cantare una gitana

domenica 14 febbraio 2010

Domenica malinconica a Bologna

oggi domenica malinconica a Bologna
sarà per il san valentino a 4000 km di distanza
ma anche no, fate voi

sicuramente sono i 4000 km di distanza
tuttiggiorni

sarà il cielo grigio dopo lo ieri di sole
sarà il freddo che entra dalla finestra mezza aperta
per far combiare un po' l'aria del bilocale

sarà l'ipod che continua a propormi pezzi buoni per l'anima
(che chissa chi ce l'avrà messi qui pezzi li... forse io?)

sarà questo bizzarro meccanismo che mi fa continuare a cucinare
e a riempire il frizer nuovo del frigo arancione
in attesa che venga qualcuno con il quale condividere quei sapori

sarà l'eco del silenzio qualche stanza piullà.
...

sarà la forza della reGina che stenta a venir fuori,
che la speranza non è sempre così automatica

saranno i sassi per terra che fan mettere i piedi storti
e i ginocchi che ne subiscono le conseguenze.

sarà che i tegicristalli non si muovono più
e anche una lieve pioggerellina mi impedisce di vederci chiaro
o lo specchietto alla destra che qualche sprovveduto ha sfasciato
e che mi rende difficile guardare dietro

sara il risotto al radicchio e quella mezza lasagna consumata a pranzo
sarà stato il risveglio svogliato alle 11 di mattina
con gli occhi che avrebbero voluto rimanere occhi chiusi

o la pianola che ancora non riesco a suonare
o le migliai di storie che vorrei scrivere ma che rimangono quaddentro
a fare un bel po' di caciara.

che poi la caciara è dove fanno il cacio...

domenica 7 febbraio 2010

olive taggiasche

cucinar per sé,
piuttosto che cucinare per due
è ben diverso.
e chiaramente,
non parlo di quantità.

oggi era arrivato il momento
di svuotare il barattolo di olive taggiasche liguri
che il fratello portommi l'estate passata.

rosolandole con la cipolla rossa di tropea,
nel loro stesso olio,
mi è salito al naso l'aroma dei tonnarelli alla tapenade
più volte gustate con l'amico Favlo
accompagnati dal vino rosso da mal di testa

e allora,
liberando le acciughe dell'ammiraglio
dal loro involucro salmastro,
ho spogliato una delle lische
dalla loro ciccia
e giù, nella padella.

per concludere due pomodorini squartati
e tre foglioline di prezzemolo.
dimenticavo, facendolo, un peperoncino sbriciolato.

spaghetti chiaramente fatti saltare in metà dell'intingolo.
l'altra metà raccolta nel vasetto vuoto delle olive
conservate per me o per lei, quando tornerà.

domenica 31 gennaio 2010

aggiornamenti vari

usufruire dignitosamente della gioia accumulata
per non regredire,
nei momenti difficili,
in inutili tristezza,
resta,
a dir di me,
un ottimo stimolo nell'essere ancor più gioiosi
nei momenti di gioia.

che il tedio,
a quanto dice pessoa,
infondo se non lo si prova
non lo si può capire,
e chi lo prova,
è difficile da spiegare.

che a Bologna nevica quando meno te l'aspetti,
quantomeno se ignori i vari METEI.
e a saltare nelle pozzanghere di neve grigia,
si spruzza tuttintorno fanghiglia poco estetica.

che la domenica è un ottimo giorno per
fare lavatirce,
spazzare e strizzare gli stracci sotto il frigo,
cambiare le lenzuola del letto,
e ricordarsi degli amici.
con melanconia...

che quando non ci pensi,
il domani è meglio dell'oggi,
anche se oggi,
paradossalmente
sembra tutto grigio,
e verrebbe spontaneo ipotizzare miglioramenti,
anche se al peggio potrebbe non esserci fine.

che a cercare la speranza
chi lo sa che bussola bisogna utilizzare