sabato 29 novembre 2008

destino cane

A Rimini, città
- fumando una sigaretta
- con la finestra aperta sul cortile
- c'era un cane
- nel recinto adiacente
- che fermo aspettava.

- Pensai alle immagini che il mondo
- crea per comunicare con noi
- creatura mondo...
- e chissà quella immagine di cane
- cosa doveva dirmi

- E pensai a mio padre
- "stando in quella casa non troverai lavoro"
- ed era vero.

- E pensai alla forma del destino.
- Destino mutevole, ma sempre scritto.

- Che in ogni istante e li difronte a noi
- a volte chiaro a volte irriconoscibile
- e che se continuiamo a seguire
- quello resterà.
- Ma se il passo si svincola,
- e la direzione cambia,
- quel cammino svanirà,
- visibile o invisibile che sia.
- E se ne creerà un altro,
- con le stesse qualità.
- Che un istante prima non era
- e un'istante dopo potrà cambiare nuovamente

- E ad ogni passo,
- il cammino rimarrà immobile
- o muterà,
- secondo le nostre azioni.

Le nostre scelte.

5 commenti:

  1. ma perchè..poi il cane di rimini ti proposto qualcosa?

    un abbraccio

    marblush

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  2. mi piace! sì sì mi piace... anche se deduco che il fatto che questa teoria mi piaccia così tanto, dimostra che non era una sigaretta quella che fumavi in finestra! Solo mi chiedo... il destino unltimo reata sempre e comunque lo stesso? Nonostante le mutevoli trasformazioni dello stesso?

    Eba

    PS: GENIALE!

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  3. no non rimane niente come prima...

    e le cose che trovi oggi da domani fanno parte di te ed è come se ci siano sempre state

    e invece quelle che volano via è come se non le avessi mai avute

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  4. ma pensa, eri a rimini. anch'io c'ero..

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