martedì 3 febbraio 2009

fuoco ricco

non ricordo,
se già vi ho parlato di ricordi,
e della mia poca capacità a ricordare.
chissà perchè...
ma ho appena smesso di ricordare che,
ieri sera,
nel intervallo di tempo
tra la luce spenta e la perdita onirica di coscienza,
col pensiero componevo le prime pagine di un mio nuovo romanzo,
e parlavo dei ricordi.

Erano pensieri spontanei, liberi e sciolti.
che si mettevano in fila, uno dietro l'altro
descrivendo un profilo definito e benevolo
che avrebbe spinto il lettore a immergersi nella lettura.

chiaramente già è tanto che me lo sono ricordato,
l'evento dico, e in parte anche il suo profumo.
Ma proprio non ricordo null'altro

4 commenti:

  1. forse a volte i ricordi è meglio non ricordarli

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  2. hi hi che bel blog...

    pochi minuti fa pensavo come fanno male i bei ricordi, e come sono dolorosi, i non bei ricordi...


    un abbraccio

    :)

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  3. E gli anni passano...

    Oggi più veloce.

    Che infondo è un giorno come un altro, ma non per me.

    E la speranza è sempre la stessa, imparare a essere felice, per trovarsi vecchi e con il viso pieno di rughe sorridenti a raccontarsi le cose fatte e a non rimpiangere quelle non fatte.

    Che diventare grandi, almeno per me, vuol dire smetterla di voler rimediare a tutti i costi alle cazzate fatte e non tentare di addrizzare il sentiero storto ma percorrerlo inclinandosi... perchè il quadro acquista senso solo se visto da lontano e non potendolo fare... bisogna da fidasse.... senza avere paura.

    Che oggi più di ieri è vero quello che ci siamo sempre detti: "L'unico peccato che non ci sarà mai perdonato è la paura".

    Un abbraccio saggio, (perchè anziano pare brutto) che oggi nella danza del tempo ti raggiungo, ma per poco...

    Saluti fratellino

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  4. anche i bei ricordi fanno male, in my opinion.

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